Elvira Assenza

LA COSTRUZIONE DELLA CONTROFATTUALITÀ NEL SICILIANO NORDORIENTALE

La presente ricerca ha per oggetto un’analisi delle modalità di espressione dei costrutti controfattuali della contemporaneità e della anteriorità nel siciliano nordorientale (area messinese). Per esprimere tali condizioni, il siciliano impiega il modello latino con doppio congiuntivo imperfetto (a.1.) e trapassato (a.2.) (cfr. Vincent-Bentley, 1995: 17). In resa dell’irrealtà nel passato, può occorrere anche il doppio indicativo imperfetto (a.3.): (a.1.) si putissi [3 p.s. cong. impf.], u facissi [3 p.s. cong. impf.] (‘se potesse, lo farebbe’)
(a.2.) si avissi pututu [3 p.s. cong. trapass.], l’avissi fattu [3 p.s. cong. trapass.], ‘se avesse potuto, l’avrebbe fatto’ (a.3.) si-pputìa [3 p.s. ind. impf.], u facìa [3 p.s. ind. impf.] (‘se poteva, lo faceva’). Come osserva Rohlfs (1969: 142), il doppio congiuntivo «domina incontrastato in Sicilia», giacché nel dialetto isolano, il condizionale – creazione seriore delle lingue neolatine – è assente. Tuttavia, forme di condizionale in –ίa, del tipo cantarίa ‘canterei’(< cantare habebam) vengono segnalate nella ‘lingua aulica’ dei Siciliani da Rohlfs (ibid.) (Madonna mia, a voi mando di Jacopo da Lentini) e da Bentley (2000: 7) (Pir meu cori allegrari di Stefano Protonotaro), che ne riscontra occorrenze anche nella scripta siciliana dei secoli. XIV e XV (Id.: 8). Come osserva la studiosa, si tratterebbe, dunque, di un fenomeno circoscritto diacronicamente e limitatamente ai registri ‘alti’ (id.) che, a partire dal XIV secolo, con il venir meno della pratica letteraria in siciliano, sarebbe andato «sempre più regredendo nella lingua» (Rohlfs, 1969: 142-3). Scomparso dagli usi parlati, l’antico condizionale siciliano si conserva, tuttavia, nell’area nord-orientale della Sicilia che presenta anche forme parallele di futuro romanzo del tipo viniravi ‘verrò’, cantaravi ‘canterò’ (< cantare habeo), anch’esse per lo più assenti nel siciliano. Attestato, in epoca moderna, da Rohlfs (1967:340; 1980: 630, nota 9) che lo circoscrive all’area nord-orientale – e, più precisamente, alle località di Alì, Fiumedinisi, Forza d’Agrò, Itala, Mandanici, Messina, Rometta, Santa Lucia e Savoca – esso viene ancora dichiarato vitale, nella provincia di Messina, in due studi successivi di Leone (1980: 57-58 e 61-62; 1995: 40). Nelle parlate messinesi, tale condizionale interviene anche nei costrutti controfattuali della contemporaneità (b) mentre, per l’espressione della anteriorità, viene mantenuto il doppio indicativo imperfetto (a.3.): (b) si putirίa [3 p.s. cond. semplice], u facirίa [3 p.s. cond. semplice] (lett. ‘se potrebbe, lo farebbe’).

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