Autori e traduttori sono vivamente invitati ad attenersi alle seguenti norme:

 

I testi vanno inviati in formato Word (.doc oppure .docx). Nominare il file con Cognome e Nome dell’autore e il titolo del saggio (anche in forma abbreviata). I testi vanno consegnati in formato elettronico, con indirizzo e-mail e recapito telefonico dell’Autore. I testi consegnati si considerano definitivi, e la correzione delle bozze è affidata ai curatori del volume.

Il numero massimo di battute consentito è 35.000 (spazi e bibliografia inclusi).

Tutti i testi dovranno essere corredati, obbligatoriamente, di un Titolo e un Abstract (250 parole) nella stessa lingua in cui è redatto il testo e in lingua inglese.

È richiesto anche un eventuale Abstract in altra lingua europea a larga diffusione ed eventuali parole chiave (non più di cinque).

 

Carattere di testo e note: Times New Roman
Corpo del carattere del testo: 14
Corpo del carattere delle note: 12
Allineamento testo e note: Giustificato
Interlinea testo: 2
Interlinea note: 1
Interlinea citazioni interne al testo: 1
Rientri: 0 cm (destro, sinistro)
Rientro prima riga: 0,5 cm
Spaziatura: 0 pt (prima, dopo)
Formato Documento: Margini 2,5 cm (superiore, inferiore, sinistro, destro)
Rilegatura 0 cm
Distanza dal bordo 2,5 cm (intestazione, piè di pagina)

Il testo va composto in Times New Roman e diviso in paragrafi titolati. Le pagine vanno numerate progressivamente con numeri arabi.

Le sigle andranno battute in tondo maiuscolo e maiuscoletto e senza punti di separazione (es. : USA, PCUS).
Per i corsivi occorre servirsi dell’apposita opzione prevista dai programmi di trattamento testo. Si prega quindi di evitare il ricorso alla sottolineatura.

Si raccomanda la correttezza nell’accentuazione delle vocali: à, ì, ò, ù (sempre con accento grave); cioè, è (accento grave), né, sé, perché, ecc… (con accento acuto) per l’italiano. Per le altre lingue, seguire le relative norme.
I termini stranieri che non siano di uso comune vanno in corsivo.

Per espressioni del tipo “anni trenta”, usare il minuscolo; per “Settecento” e simili usare il maiuscolo.
Limitare al minimo l’uso della “d” eufonica.

Le citazioni vanno riportate tra virgolette a sergente: «…». Le citazioni interne alle citazioni con virgolette doppie alte: “…”.

Le parole impiegate in senso traslato vanno indicate tra virgolette alte semplici: ‘…’.

Le parti omesse vanno indicate con tre punti compresi tra parentesi quadre: […].

Le note a piè di pagina devono essere numerate progressivamente e ridotte al minimo. Tra una nota e l’altra lasciare un rigo vuoto.

Per le citazioni attenersi esclusivamente alle seguenti indicazioni.

Opere citate per la prima volta

Volumi:

G. Calabrò, La legge individuale, Morano, Napoli 1963, p. 7 (pp. 7-18, pp. 123-145, p. 23 s., p. 33 ss.).

Non inserire virgola tra città e data.

G. Kateb, Democratic Individuality and the Meaning of Rights, in N. L. Rosenblum, a cura di, Liberalism and the Moral Life, Harvard University Press, Cambridge (Mass.) 1989, pp. 179-195.

“a cura di” tra virgole e non tra parentesi.

Articoli:

V. Marzocchi, L’etica dell’argomentazione di K. O. Apel, “Fenomenologia e società”, XVII, 1, 1994, pp. 101-133.

Il numero romano indica l’annata e quello arabo il fascicolo. Non inserire “in” prima del nome della rivista, da riportare tra virgolette doppie alte.

L. Ferry, Les trois époques de la philosophie moderne, “Le Débat”, 1992; L. Ferry, Kant penseur de la modernité, “Magazine Littéraire”, aprile 1993.

Se dello stesso autore vengono citate più opere, ripetere sempre il nome dell’autore;

R. Matthäi, Sozialistische Bausteine, “Rheinische Jahrbücher”, vol. I, Darmstadt 1845, pp. 155-166.

Il numero del volume va posto immediatamente dopo il titolo dell’opera citata.

Volumi con più autori e curatori:

T. Bartolomei, M. Calloni, a cura di, Etiche in dialogo, Marietti, Genova 1990, p. 34.

Nel caso di più autori inserire virgola tra i rispettivi nomi.

AA.VV., Il pensiero debole, Feltrinelli, Milano 1983, Premessa di G. Vattimo e P. A. Rovatti.

Notare “AA.VV.” e “Premessa” (come “Prefazione”, “Introduzione”), tondo maiuscolo.

Opere già citate in precedenza

G. Calabrò, La legge individuale, cit., p. 21.

K. Löwith, Nietzsches Philosophie der ewigen Wiederkehr des Gleichen, cit., p. 37.

Ibidem, p. 73 (per indicare l’opera citata nella nota immediatamente precedente, anche se non alle stesse pagine, purché nelle due note venga indicata una sola opera e non vi sia possibilità di equivoco).

Avvertenza

Per agevolare il lavoro di composizione si prega di fare molta attenzione:

  • al tipo di virgolette richiesto dalla situazione;
  • agli apostrofi, da digitare in modo corretto (’ non ‘)
  • alle virgolette arrotondate; (‘ ’ non ‘ ‘)
  • alla e maiuscola accentata (È e non E’)

Si raccomanda anche il rispetto delle seguenti convenzioni: p. e pp.; s. e ss.; cap. e capp.; vol. e voll.; n. e nn.; [n. d. a.] e [n. d. t.]. Cit. andrà in tondo; in corsivo invece: et al., ibidem, passim, supra, infra. “Ad esempio” va scritto per esteso. “Confronta” va abbreviato in Cfr./cfr.

I testi vanno consegnati in formato elettronico, con indirizzo e-mail e recapito telefonico dell’Autore. I testi consegnati si considerano definitivi, e la correzione delle bozze è affidata ai curatori del volume.

Non utilizzare nel testo sottolineature e grassetto.

Le citazioni, se brevi (fino a 5 righe), vanno inserite nel testo fra virgolette inglesi (“….”); le citazioni più lunghe vanno fatte a blocchetto, corpo 12, lasciando una riga bianca sia prima di iniziare la digitazione sia alla fine.

I rinvii bibliografici vanno indicati nel testo ponendo tra parentesi tonde il nome dell’autore, l’anno di pubblicazione e la pagina citata (es.: Bianchi 1987; Rossi 1988, p. 55), se è presente una bibliografia finale a cui si possa riportare il rinvio.

Quando l’autore compare con opere diverse pubblicate nello stesso anno, l’indicazione viene data con l’aggiunta di una lettera minuscola accanto all’anno di pubblicazione (es.: Bianchi 1987a; 1987b).

Quando gli autori sono più d’uno, è sufficiente il rinvio al primo seguito da et al., salvo dare in bibliografia i dati completi (es.: Hauser et al. 2002).

Bibliografia

La bibliografia, se presente, è raccolta tutta alla fine dell’articolo ed elenca nell’ordine alfabetico i seguenti dati:

  • cognome e nome dell’Autore (o, nel caso di volumi collettivi, il cognome e nome del Curatore, seguiti dall’indicazione tra parentesi: a cura di). Se gli autori sono due o più di due si susseguono nella seguente forma: Lakoff G., Johnson M.
  • data di pubblicazione
  • titolo del volume (con eventuale sottotitolo) in corsivo, oppure, nel caso di pubblicazioni su riviste o miscellanee, il titolo dell’articolo in tondo tra virgolette inglesi (“…”), seguito dal titolo del periodico o del volume in corsivo
  • luogo di pubblicazione
  • editore

Esempi:

Libro: Pievani T. (2006), Creazione senza Dio, Torino, Einaudi.

Articolo in libro: Searle J.R. (1997), Mente, cervello, intelligenza: un problema ontologico, in Carli E. (ed.), “Cervelli che parlano. Il dibattito su mente, coscienza e intelligenza artificiale”, pp. 100-144, Milano, Mondadori.

Articolo in rivista: Rizzolatti G., Arbib M.A. (1998), Language Within Our Grasp, Trends in Neuroscience, 21(5), pp.188-194.

Curatele: Kahneman D., Tversky A. (a cura di) (2000), Choices values and frames, New York, Cambridge University Press.

Quando delle opere citate esistono traduzioni italiane, è preferibile darne indicazione nei riferimenti bibliografici, in aggiunta ai dati del testo originale.

Esempio: Hauser M.D. (2000) Wild Minds, Henry Holt &Co, New York, [trad. it.] Menti selvagge, Roma, Newton & Compton, 2002.