Linda Rossato

Various Modes of “Cooking” in the nineteenth Century: a comparative study of Mrs Beeton and Artusi’s cookbooks.

ABSTRACT. This paper sets out to provide a comparative study of two apparently unrelated cookbooks as the British Mrs Beeton’s Book of Household Management (Beeton, 1861) and the Italian La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene (Artusi, 1891) by Pellegrino Artusi, a food writer virtually contemporary of Mrs Isabella Beeton. Both are founding texts of the food writing tradition that they helped shape in their respective home country and have been extremely influential beyond their time and space. In the case of Mrs Beeton, the book became a famous Victorian cookbook with numerous editions and a vast readership of English speaking readers all over the world; a direct consequence of a world-wide British empire. In the case of the Italian cookbook, its global success stemmed from its translation into multiple languages. The juxtaposition of these two publishing stories, I will argue, is particularly revealing of the societies these two books came to embody abroad over centuries. According to Floyd and Forster (2003:1-2) the recipe constitutes a textual form which is not exclusively concerned with the production of daily meals, but it also discloses information on the cultural world in which it appears. A cookbook can hence shed light on habits, expectations, fears and fantasies related to food and fashionable lifestyle in a given period and geographical area. Drawing on Floyd and Forster’s assumptions, the present paper aims to explore how Mrs Beeton and Artusi’s cookbooks are embedded in the cultural context in which they were produced and to what extent they represent parallel stories of nineteenth century Europe’s knowledge, fantasies and fears associated with foods.

ABSTRACT. Questo articolo si basa su uno studio comparato tra due testi di argomento culinario, apparentemente distanti tra loro, come il manuale inglese di economia domestica di Mrs Beeton, Mrs Beeton’s Book of Household Management, pubblicato nel 1861 nel Regno Unito e il libro di cucina di Pellegrino Artusi La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene, pubblicato a Firenze nel 1891. Si tratta di due pilastri di quella tradizione gastronomica che hanno contribuito a plasmare nei rispettivi paesi di origine. Entrambi sono conosciuti come libri di cucina la cui influenza è andata ben oltre i confini dell’epoca e del paese di cui sono espressione. Nel caso di Mrs Beeton, grazie alle numerose edizioni che si sono susseguite anche dopo la morte dell’autrice, e potendo contare su un’ampia platea di lettori di lingua inglese in tutto il mondo, conseguenza diretta dell’impero britannico, il libro è diventato un’icona della cucina vittoriana. Nel caso del libro di cucina di Artusi, il suo successo internazionale è dovuto principalmente alla traduzione in molteplici lingue. In questo articolo mi servirò dell’accostamento di questi due casi editoriali per mettere in luce alcuni aspetti della società e dello stile di vita di cui questi due libri di cucina sono divenuti simbolo nel corso dei secoli, particolarmente oltre i confini del proprio paese d’origine. Secondo Floyd and Forster la ricetta è un genere testuale che non si occupa esclusivamente della preparazione dei pasti quotidiani, ma rivela tratti del contesto culturale di cui fa parte. Un libro di cucina parlerebbe quindi delle abitudini, delle aspettative, delle paure e delle fantasie legate al cibo e allo stile di vita in voga in una data epoca e in un dato contesto geografico. Partendo dagli assunti di Floyd and Forster, questo articolo indaga come i libri di cucina di Artusi e di Mrs Beeton siano espressione del contesto culturale in cui vennero prodotti e si interroga su quanto essi rappresentino delle storie parallele circa le conoscenze, le fantasie e le paure legate al cibo nelle società europee del diciannovesimo secolo.

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