Paola Ricci Sindoni

PER UNA SCRITTURA DELLO SRADICAMENTO E DELLA PERDITA. LA VOCE DI EDITH BRUCK

ABSTRACT. Nata in un piccolo villaggio ungherese, costretta a 12 anni alla deportazione in vari lager nazisti Edith Bruck continuerà a vagare per l’Europa, dopo la liberazione. Ritornata in Ungheria, poi in Cecoslovacchia, successivamente in Israele e in altri luoghi ancora, fino al suo arrivo in Italia nel 1954, personificando l’impossibile conquista di una Heimat che la sostenga nel suo impervio nomadismo esistenziale e linguistico, cifra rude e graffiante della scomparsa di un mondo in cui finalmente abitare.
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ABSTRACT. Born in a small Hungarian village, forced 12 years to deport to various Nazi camps, Edith Bruck will continue to roam Europe after liberation. Returned to Hungary, then to Czechoslovakia, then to Israel and other places again, until her arrival in Italy in 1954, personifying the impossible conquest of a Heimat that sustained her in her impervious existential and linguistic nomadism, a rude and biting figure of disappearance of a world in which to finally live.

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