Aurora Donzelli

CONVERTIRE AL CAPITALISMO ETICA CALVINISTA E RITUALI PAGANI TRA GLI ALTIPIANI DI SULAWESI, IN INDONESIA

ABSTRACT. Per comprendere in modo critico l’applicazione di logiche di mercato ad ogni ambito della vita sociale contemporanea abbiamo bisogno di analisi approfondite di come il capitalismo si sia associato a un progetto di emancipazione morale. Questo articolo offre un contributo in tal senso, descrivendo come l’etica calvinista si sia infiltrata in una remota società precapitalista dell’Indonesia orientale. Sulla base di materiale storico ed etnografico, viene descritto l’incontro avvenuto ai primi del Novecento tra una missione calvinista olandese e gli abitanti degli altipiani toraja dell’isola di Sulawesi. L’autrice esamina i processi di reciproca mimesi e trasformazione culturale scaturiti da tale incontro e mostra come il lavoro dei missionari sia stato improntato a un progetto di riforma dell’individuo teso a produrre un modello di soggetto conforme ai principi dell’etica capitalista. Documentando come l’opera evangelizzatrice dei missionari si concentrò su di una riforma economica delle pratiche rituali indigene, l’articolo apre una riflessione più vasta sull’interazione tra secolare e spirituale sottesa alle forme di soggettività del nostro presente tardo-capitalista.
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ABSTRACT. To further our critical understanding of the extension of market rationality to every domain of contemporary social life, we need fine-grained analyses of how capitalism became associated with a moral project of human emancipation. This article seeks to do so by describing how the Calvinist ethics infiltrated a remote pre-capitalist society of eastern Indonesia. Drawing on historical and ethnographic data, it describes the early twentieth-century encounter between a Dutch Calvinist Mission and the Toraja highlanders of Sulawesi. The author examines the processes of mutual mimesis and cultural transformation resulting from this encounter and shows how the missionaries’ work was aimed at reforming the individual’s subjectivity according to the principles of capitalist ethics. By showing how the Calvinists’ evangelizing work focused on an economic reform of indigenous ritual practices, the article opens a broader reflection on the interplay between the secular and the spiritual underlying the forms of subjectivity of our late-capitalist present.
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