Sonia Bellavia

GOETHE, L’ANTICO E L’ATTORE

Dalla pubblicazione nel 1750 sul primo numero dei «Bayträge zur Theorie und Aufnahme des Theaters» dell’articolo di Christlob Mylius, in cui si definiva la recitazione un’arte liberale e si equiparava l’attore al poetà1, lo sviluppo della Schauspielkunst nella Germania del secondo settecento è passato attraverso fasi complesse, accompagnate da un vivace dibattito teoretico. Ne sono stati protagonisti pensatori, letterati e teatranti illustri, a partire da Lessing ed Engel, passando per Conrad Ekhof, Friedrich Ludwig Schröder, August Wilhelm Iffland, per finire con Goethe.

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