Anna Maria Milone

LA NARRATIVA DI MARY WOLLSTONECRAFT

Mary, A Fiction (1787) e The Wrongs of Woman, or Maria. A Fragment (1796- 97), i due romanzi scritti dalla Wollstonecraft nell’arco di dieci anni, spesso dimenticati o appena accennati dai manuali di letteratura inglese , offrono all’attenzione dei più curiosi ed appassionati, un materiale che vale la pena di leggere ed analizzare, al pari delle opere dei protagonisti più noti del Romanticismo inglese. Essenzialmente due storie di donne, i testi servono all’intento della scrittrice di rappresentare la posizione femminile nel periodo in cui visse, e all’ideazione di una prospettiva di un futuro diverso. Mary Wollstonecraft non si è limitata a vivere i suoi trentotto anni, ma si è premurata di lasciare ai posteri un segno tangibile della sua esperienza, rivelandosi attraverso i suoi scritti. Per lei vita privata e vita pubblica non erano divise da alcun tipo di barriera; anzi, non esitò a far mostra delle sue vicende sentimentali e delle sue debolezze, per fornire alla causa dell’emancipazione
femminile un supporto assolutamente veritiero. Le protagoniste dei suoi romanzi sono frutto di una ponderata commistione tra vicende romanzate e reali problematiche: questa è la combinazione che la Wollstonecraft ritiene essenziale per esaltare la prigione dei pregiudizi creata dall’uomo per confinarvi la donna.

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