Alessandro Laganà

DAL TESTO ALL’INTERPRETAZIONE

A differenza di quanto avviene nella comunicazione di tipo orale – in cui il contraddittorio fra i partecipanti è sempre possibile, almeno in linea teorica –, la comunicazione in forma scritta avviene in genere a distanza, di spazio e/o di tempo, anche se nuove tecnologie, e in particolare Internet, consentono, in qualche modo, di avvicinare il momento di produzione e quello di fruizione del messaggio: nel fenomeno delle chat line si utilizzano, infatti, le forme della scrittura per una comunicazione che potrebbe benissimo essere paragonata, per struttura, a quella di una normale telefonata. Questa discrasia temporale e/o anche spaziale consente di ipotizzare, in riferimento a ogni testo e alla relativa decodifica, almeno quattro diversi soggetti. Al mittente reale e al destinatario reale, ossia a colui che effettivamente compone lo scritto e a colui che di fatto lo decodifica, è invero possibile aggiungere altre due figure, il mittente teorico e il destinatario teorico o, per usare la terminologia di Umberto Eco, l’autore modello e il lettore modello, che rappresentano non già enti effettivi, ma soltanto delle figure presupposte, congetturate e pensate ora dall’uno ora dall’altro dei soggetti empirici indicati (autore reale e lettore reale).

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