Giuseppe Cusmano

UN ESEMPIO DI FITOTOPONIMIA

Come è noto, i toponimi si caratterizzano per l’alta conservatività nel tempo delle motivazioni che ne hanno generato l’etimo: pertanto la toponomastica molto spesso può costituire una fonte primaria e insostituibile di conoscenza, o meglio di recupero, degli aspetti nascosti e sommersi della storia e della cultura di un territorio e della comunità che vi si è insediata. Essa diventa una fonte ancora più preziosa se di quel territorio e di quella comunità mancano del tutto o sono scarse le testimonianze e le attestazioni, dirette e indirette. Quel che ne consegue è l’ampia interdisciplinarità propria dell’indagine toponomastica, che, sebbene sia fondamentalmente e prioritariamente linguistica, si rivela pure in grado di fornire informazioni altrimenti non reperibili per i più vari e disparati campi della ricerca scientifica (dalla geografia fisica e antropica alla sociologia, all’etnologia e all’antropologia culturale, ecc.) Nel contempo la toponomastica non si presenta certo come una scienza facile da coltivare: sovente del termine preso in esame è andato perduto il significato originario ed è rimasto solamente quello deputato ad indicare una precisa località.

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