Berardino Palumbo

CLASSIFICARE, AGIRE, DISCIPLINARE: RIFLESSIONI CRITICHE SU ALCUNE TENDENZE DELL’ANTROPOLOGIA POLITICA CONTEMPORANEA

Chi avesse letto con attenzione il Corriere della Sera dell’11 aprile 2008 – a pochi giorni, dunque, dalle elezioni politiche – avrà forse notato, tra le notizie di sport, questo breve trafiletto:
“Milano. Il 7 maggio si terrà all’Arena di Milano un’amichevole di calcio tra le rappresentative del Tibet e della Padania. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Marino dal capogruppo della Lega Nord alla Camera, Roberto Maroni. “Tra noi e i Tibetani – ha detto l’esponente del Carroccio – c’è una comunanza di vedute impressionante vista la distanza geografica. Alla fine entrambi puntiamo allo stesso obiettivo: essere padroni a casa nostra”. Secondo la Lega, il calcio, come tutti gli sport “può abbattere frontiere irreali e aggregare finalmente popoli e comunità non secondo dettami e vincoli imposti con la forza, bensì sulla base di tradizioni, cultura e verità storica”. L’incontro con la nazionale tibetana sarà uno degli appuntamenti della rappresentazione leghista in preparazione alla fase finale della ‘Viva World Cup Nf-Board’, una ‘coppa del mondo’ di calcio per selezioni non federate alla FIFA che si svolgerà a Gaellivere, nella Lapponia svedese, dal 7 al 13 luglio. La squadra padana si confronterà, tra le altre, con selezioni della Provenza, del Kurdistan, dell’isola maltese di Gozo e di quella africana di Zanzibar”.

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