Antonino Laganà

CONGIURATI PER UN MONDO MIGLIORE

I Monologhi (1800) di Friedrich Schleiermacher, di recente (gennaio 2011) pubblicati in una nuova versione italiana dalle Edizioni Diabasis di Reggio Emilia, rappresentano, a detta del curatore Ferruccio Andolfi, oltre a una particolare fase del percorso teorico del teologo berlinese, «un documento significativo dell’individualismo morale della cultura romantica». Andolfi, nella sua puntuale introduzione storico-teoretica (dedicata alla «regina dei fiori»), rimarca come l’idealismo schleiermachiano, nei Monologhi, coniuga efficacemente l’idea di una coscienza universale dell’umanità con il principio della individualità e incomparabilità del singolo, ovvero riesce a intendere la concreta spiritualità dell’essere umano come declinazione del tutto individuale dello spirito umano che tutti ci comprende e nel cui fondo identitario tutti ci riconosciamo, prefigurando e anticipando tematiche che saranno poi elaborate e problematizzate dalle forme più mature dell’«individualismo della differenza» (da Stirner a Nietzsche, a Simmel).

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