Anna Maria Milone

AYN RAND-ALBERT EINSTEIN: IL CONFINE TRA LA FILOSOFIA E L’ESPERIENZA

Ayn Rand, al secolo Alyssa Rosenbaum, presenta l’Oggettivismo come una filosofia per vivere sulla terra , una summa di postulati che imbrigliano una visione del mondo e degli uomini quantomai realistica e dai contorni decisi. La filosofia randiana offre uno schema di riferimento spendibile nella quotidianità, passando per una partecipazione alla vita in modo consapevole e responsabile. Pretendendo di fornire una conoscenza esaustiva del mondo, la portata dell’esperienza risulta di gran lunga superiore, agli occhi dell’uomo, a qualsiasi teoria filosofica. Manchevoli entrambe di completezza, alla prima si ascrive un potere persuasivo che non conosce pari – e spesso induce a glissare sul potenziale ingannatorio in essa implicito nella sua peculiare dimensione personale –; alla seconda si rimprovera la sua poca aderenza alla realtà esperibile. La verità, a cui la conoscenza aspira, è un oggetto tanto univoco quanto misterioso, e il dato oggettivo scientifico è il solo concetto che resiste agli attacchi di scetticismo e misticismo, con la forza dell’evidenza.

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