Mirko Orlando

DAL SENSO AL SENSIBILE, INFINE AL NULLA. UNA STORIA CULTURALE

ABSTRACT. Se c’è un aspetto che più di altri separa la modernità dal mondo antico, questo è relativo alla sopravvalutazione del sensibile sul senso, come, alla stessa maniera, la post-modernità si affranca dalla modernità sostituendo il mondo sensibile coi suoi stessi simulacri, portando lentamente, almeno l’Occidente, alla completa derealizzazione dei propri confini. Ma se si può legittimamente parlare di una sovraesposizione simulacrale, non è perché la realtà sia sparita (alla maniera di Baudrillard), ma perché è stata rimossa, e il rimosso è inevitabilmente votato a mostrarsi, sia pure sotto forma di sintomo o patologia. Il simulacro non è pertanto qualcosa che stia al posto della realtà, ma la proiezione giunta a difenderla, cioè lo specchio sacrificato alle masse per privarle della loro partecipazione sociale.

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