Mario Bolognari

ANTROPOLOGIA DI UN SIMULACRO. L’OMOSESSUALITÀ NELLA STORIA E NELLA CULTURA SICILIANA

ABSTRACT. L’articolo affronta da un punto di vista antropologico il decollo turistico di una nota località siciliana, Taormina, segnata dall’arrivo di stranieri del nord Europa attratti dagli stereotipi orientalisti dell’Ottocento. Questa realtà presenta molte similitudini con Capri e le altre località italiane che nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi anni del Novecento accolsero il fenomeno sociale e culturale della presenza di omosessuali stranieri che intrecciarono relazioni con l’ambiente locale. L’articolo esamina il comportamento sessuale della popolazione locale in rapporto con la vita e l’opera del barone von Gloeden, un fotografo tedesco vissuto per cinquanta anni in Sicilia e morto nel 1931. Quale fu la reazione locale di fronte alla presenza e alla provocazione del nobile straniero? Egli abusò dell’ingenuità dei giovani locali oppure subì il fascino dell’ambiguità e della ambivalenza della cultura siciliana. Lo sguardo, fortemente condizionato da una sorta di orientalismo, filtrato dallo strumento fotografico, trasformò il borgo di pescatori, pastori e contadini in una delle più rinomate località turistiche del Novecento. La narrazione che gli abitanti, ma anche i visitatori, hanno elaborato, soprattutto a partire dal secondo dopoguerra, è stato fortemente condizionato da una difesa dell’intimità culturale, che ha omesso gli aspetti imbarazzanti della storia, enfatizzando quelli ritenuti compatibili con i principi morali correnti. In realtà, il patto “artistico”, mediato dalle relazioni omosessuali, determinò un nuovo panorama economico e sociale, segnato dalla modernizzazione, dalla transnazionazionalità e dalla interculturalità.

RESUME. From an anthropological perspective, the autor deals with the Sicilian historical city and sea resort of Taormina. This is the object of this article. Taormina presents many similarities, and a number of variations, compared to Capri and other italian places in the last years of XIX century. The article analyses sexual behaviours in Taormina in relation to the life and activities of Baron von Gloeden, a quite eccentric figure, photographer, and German nobleman born in 1856, who died in Taormina in 1931. How did the locals react to the presence of “Barone Guglielmo”? Was he trying to sexually abuse, or exploit, the young men of Taormina? How is “art,” in this case photography, related to sex and sexuality, along with a sort of Orientalism in action? The autor undertakes an in-depth investigatigation of the web of social relations in the area, and the relevant historical, as well as cultural framework. The portrait of Taormina which emerges from the essay and the personality of von Gloeden, are fascinating, full of ambiguities, and quite telling of the impact of foreign ideas, techniques, and personality, in a small village of fishermen, later totally transformed by the tourist industry.

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