DALL’ARCHETIPO MATERNO AL VAS SAPIENTIAE DEL LOGOS. LA VISIONE JUNGHIANA DI MARIA
ABSTRACT. L’archetipo in sé e le sue cospicue rappresentazioni simboliche sono aspetti centrali per comprendere la psicologia del profondo di Jung, il quale si è più volte occupato dell’archetipo della madre in generale, e, da cristiano protestante, non ha mai nascosto la propria ammirazione per la fisionomia archetipica di Maria, dedicandole pagine di eccezionale densità psicologica e teologica. La mia ricerca intende cogliere anzitutto l’innata numinosità della figura umana e divina di Maria, Vergine e Figlia e Madre di Dio; quindi esaminare gli attributi con cui viene descritta dalla tradizione e che la rendono l’archetipo materno per eccellenza. Presenterò infatti non solo i motivi junghiani che richiamano la figura di Maria, ma anche altre rappresentazioni archetipiche che articolano la sua struttura teandrica. La psicologia del profondo è eminentemente caratterizzata dalla numinosità e la possibilità di rintracciare il numinoso dell’Archetipo-Maria guidati dallo sfondo poetico dei ‘libri sapienziali’, dalla carica energetica che sprigionano le creazioni artistiche con chiara influenza archetipica, e dalla perspicua riflessione junghiana che farà da guida all’intero testo, è già efficacemente esplicita nella figura di Maria Immacolata e Assunta in cielo. Dopo un iniziale resoconto degli aspetti strutturali dell’archetipo junghiano in generale, mi soffermerò quindi sulle forme simboliche dell’archetipo della Madre; in proposito farò riferimento all’opera di Neumann, La grande Madre, utile per un confronto con gli aspetti umani e divini dell’Archetipo-Maria.
Infine la riflessione si sposterà sul Logos di Maria, in cui prevarrà l’aspetto teologico e filosofico e un’analisi del ruolo della ‘Madre di Dio’ già prima della creazione. Sul piano argomentativo, si segnala l’utilizzo dell’analogia come metodo esplicativo per la presentazione schematica di alcuni concetti espressi all’interno della ricerca.