Giuseppe Spanò

COSA RIMANE DELLA MODULARITA’ NELL’ERA DELLA CONNECTOMICS?

ABSTRACT. Sin da quando fu formulato come teoria, il modularismo proponeva un’architettura cognitiva disposta in strutture verticali, che svolgevano compiti di trasformazione degli input in rappresentazioni poi reindirizzate ai sistemi centrali per le elaborazioni complesse. Tali strutture prendevano appunto il nome di moduli. Il processo di trasformazione degli input in rappresentazioni postulava una computazionalità della mente, prevedendo quindi la realizzazione dei processi cognitivi mediante elaborazioni di tipo sequenziale. La comparsa in questi ultimi anni di tecniche in grado di saggiare direttamente il grado di isolamento/connessione nel cervello come, appunto, le teorie della Connectomics, nelle quali trovano posto aspetti significativi di entrambe le teorie, ha contribuito a depotenziare di molto la contrapposizione.

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